Alcuni anni fa, ritornando a casa dal funerale
della madre, un tale aveva fatto qualcosa di insensato. Dovendo affrontare un
lungo viaggio aveva fatto il pieno di benzina alla sua vettura, che però era diesel.
Il tale si accorse dell’errore mentre era in coda per pagare il carburante.
L’automobile uscì illesa dall’evento potenzialmente
letale provocato dalla disattenzione del conducente.
Non dall’ignoranza, ma dalla disattenzione.
Le particolari circostanze emotive fecero sì che la
sorte servisse su un piatto d’argento un errore dalle conseguenze quasi
inevitabili. La disattenzione, di cui possiamo essere preda inconsciamente, crea
una sorta di cecità che si nutre dei pregiudizi percettivi e cognitivi propri
di noi umani.
Al distributore come in ospedale (e mi perdonerete l’irriverente
accostamento) alcuni rischi sono statisticamente inevitabili, intrinseci ai
processi.
Forse anche di errori inevitabili e non solo di
complicanze si dovrebbe leggere nei nostri consensi ?
Probabilmente no.
Rifiutereste un esame diagnostico se vi dicessero che
potrebbe essere interpretato male ?
Probabilmente sì.