In ambito sanitario un evento avverso può provocare danni di varia gravità o la morte di un paziente. Il paziente che subisce le conseguenze dell’evento avverso è la cosiddetta “prima vittima". Se l’evento avverso è secondario ad un errore, nel caso in cui si associ a gravi danni per il paziente o addirittura ne causi il decesso, si può osservare un profondo coinvolgimento emotivo del professionista che ha commesso l’errore. Questo professionista è la cosiddetta “seconda vittima”. Da quasi un ventennio la "seconda vittima" (a parte i risvolti civili o penali) è considerata un soggetto che abbisogna di supporto umano ed emotivo in quanto persona ed in quanto risorsa per il sistema sanitario. Recentemente emergono tuttavia delle nuove “interpretazioni” sulle attenzioni riservate alla seconda vittima. Dubbi giungono da alcune associazioni di pazienti (per lo più negli Stati Uniti), ma anche da certa letteratura medica internazionale. Le associazio...
Spazio virtuale dedicato ai temi del Rischio Clinico, del Clinical Risk Management e della Medicina Legale a cura di Tommaso Mannone. Ulteriori contenuti su www.facebook.com/Rischioclinico