C’è un meccanismo perverso nella mente di chi si crede un leader che è
quello che lo spinge a credersi ed a rendersi insostituibile.
La logica che sta alla base del rendersi insostituibile consiste nella
miope considerazione che l’insostituibilità aumenti il proprio potere.
In realtà le cose non stanno proprio così.
Ricordo il famoso detto che recita testualmente: se sei la persona più
intelligente nella stanza sei nella stanza sbagliata.
Ed il punto è proprio questo: il vero leader si circonda sempre di persone
più intelligenti di sè e tende sempre a rendersi assolutamente sostituibile.
I leader lavorano affinchè possano essere sostituiti quando se ne
presenterà la necessità o l’occasione.
I leader allevano persone e si
curano della loro formazione e della loro crescita. Formano veri professionisti.
Il leader che si rende insostituibile, oltre a non essere un leader, ricoprirà
un ruolo estremamente difficile quando avrà l’occasione di progredire egli
stesso… Un paradosso !
Un leader protegge il gruppo ma allo stesso lo fa crescere. Un leader sa
bene che quando non potrà più proteggerti tu saprai andare da solo. E se
supererai il maestro anche il maestro ne gioirà e riceverà rispetto per questo.
Un giorno ti chiederanno di indicare almeno tre persone per le quali
sei stato un leader, alle quali hai migliorato la carriera.
Se sei o sei stato un vero leader non avrai bisogno di inventarti una
risposta meschina.
La miseria non è per i leader.