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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Assalto al Pronto Soccorso: il re è nudo ?

Vi ricordate la piacevole fiaba danese scritta da Hans Christian Andersen, pubblicata nel 1837, dal titolo “I vestiti nuovi dell'imperatore” ? In quella fiaba, ispirata ad una storia spagnola del XIII secolo, un bambino piuttosto sveglio svela la verità che tutti hanno di fronte agli occhi ma si ostinano a non voler vedere, o piuttosto a far finta di non vedere. Solitamente i medici e gli infermieri non scrivono di favole e non amano le storielle: nell’assalto ai Pronto Soccorso italiani ci rimettono tutti, pazienti compresi. Il problema: una cospicua fetta di popolazione si riversa nei Pronto Soccorso spinta dall’innato primario bisogno di salute proprio di ogni essere umano, sia si tratti di emergenza, ma anche no. L’immediato epifenomeno, noto ormai da tempo, è quello di tempi di attesa troppo lunghi, diffusa impossibilità a procedere al ricovero ove necessario, gravi episodi di violenza ingiustificabile. Come nei film che ci tengono con il fiato sospeso faccia...

In sala operatoria tutti parlano e tutti ascoltano

L’implementazione di buone pratiche e procedure per la sicurezza in sala operatoria è uno degli ambiti più complessi nel difficile percorso del miglioramento della sicurezza dei pazienti. Uno dei motivi che stanno alla base di questa difficoltà è costituito dalla triste constatazione che mai come nell’ambito chirurgico è vera la famosa frase che ci ricorda che “ la medicina funziona come un club privato di sedicenti divinità, il cui requisito di ammissione è una laurea in medicina e chirurgia ”. Non me ne vorranno i miei Colleghi, specialmente i Chirurghi, né spero me ne vorranno gli Infermieri esperti nella materia, ma la battuta circa l’essere “sedicente divinità” è riferita alla diffusa scarsa propensione alla comunicazione dei professionisti in sala operatoria.  L’effetto più eclatante di questa scarsa propensione è testimoniato dalla frequente inadeguata gestione della check-list di sicurezza nelle sue tre fasi e maggiormente nella fase di time out (paziente sedat...

I nostri errori preferiti, tra buone intenzioni e cattive abitudini

Da tempo ormai durante le attività formative utilizzo sempre meno diapositive.  Preferisco affidarmi ad una lavagna a fogli ed al tratto di un pennarello con cui posso modulare al meglio il messaggio formativo. Tra le poche diapositive che utilizzo però ve ne è una a cui tengo particolarmente.  In questa diapositiva,  come in un fumetto,  è raffigurato  un omino che afferma di non poter fare a meno dei propri errori.  Non ne può fare a meno perché afferma di esservi troppo affezionato ! Certo che rivedendo un po’ di letteratura di questi anni in tema di sicurezza delle cure e patient safety in generale, trovo che mai una vignetta sia stata così azzeccata nel descrivere con ironia (o con triste sfinimento) una pericolosa realtà. D’altro canto è assolutamente noto come gli errori nei percorsi assistenziali siano ormai la terza causa di morte negli Stati Uniti. Negli stessi USA i decessi provocati da errori hanno superato quelli secondari a ic...