Stasera leggevo la presentazione del libro War Doctor: Surgery on the Front Line di David Nott, un chirurgo traumatologo che ha lavorato nelle zone di guerra di Afghanistan, Yemen e in tanti altri ameni luoghi abitati dalle miserie umane. Il libro racconta di chi aiuta e di chi uccide, della grande contraddizione dell’umanità intera, e di quanto schifo fa il mondo (riporto in corsivo una frase di mia nonna, tagliente e realista come nessun’altra persona al mondo io abbia mai conosciuto). Come ricorda in un recente articolo Daniel Sokol (autore del libro Tough Choices: Stories from the Front Line of Medical Ethics) War Doctor non è per i deboli di cuore. Ed io concordo assolutamente. Stasera dicevo, dopo che le storie di War Doctor mi hanno privato di ogni briciola di ottimismo, non potevo che imbattermi in un gradevole articolo di Ian Leistikow, autore del libro Prevention is better than cure. Learning from adverse events in healthcare . Il lucido ragionamen...
Spazio virtuale dedicato ai temi del Rischio Clinico, del Clinical Risk Management e della Medicina Legale a cura di Tommaso Mannone. Ulteriori contenuti su www.facebook.com/Rischioclinico